lunedì 7 marzo 2011

JAPAN LUXURY

GROTTAMMARE – La Mazda mette mano alla sua ammiraglia, la 6, aggiornandola grazie a un profondo e molto ben riuscito restyling. La versione ristilizzata della top car giapponese, è disponibile nelle varianti di carrozzeria Berlina e Station Wagon, è equipaggiata con 2 motori a benzina (1800 da 120 cv, 2000 da 155 cv) e con un motore a gasolio common rail 2200 da 129, 163 e 185 cv, negli allestimenti Base, Experience, Executive, Luxury, Sport. Esternamente la 6 ha subito un face lift che non ha cambiato l’impronta lineare ed elegante del corpo vettura, ma, intervenendo sul frontale e sulla coda, ha reso ancor più sportivo e peperino il prodotto di casa Mazda. Grintoso è ora infatti il frontale, dove il cofano spiovente unito ai gruppi ottici a forma affusolata, danno un tono sportivo e grintoso all’anteriore. Posteriormente invece per quanto riguarda la versione berlina, abbiamo una coda slanciata che dà dinamismo alla parte posteriore, mentre per la versione station ci troviamo di fronte a un elegante portellone bombato, impreziosito, come sulla versione berlina, da eleganti gruppi ottici trasparenti a forma di “palpebra”. Internamente la nuova 6 è rifinita con molta classe e stile, i materiali usati per l’abitacolo sono di pregio e la qualità costruttiva è al top. Lo spazio abbonda anteriormente e posteriormente sia sulla versione berlina che sulla versione Station Wagon. Un mix di classico e moderno, di elegante e sportivo è la consolle centrale obliqua. Qui infatti all’eleganza degli inserti lucidi, abbiamo la completezza ed ergonomia dei comandi clima, navigazione, radio cd. Molto comoda è poi la posizione della leva del cambio, comoda nell’impugnatura. Sportivo e ben leggibile è il quadro strumenti. Ed ora il momento test drive. La Mazda 6 provata è stata la 2200 CD 185 cv Wagon Sport da 33550 €. La versione restyling della 6 si presenta sul mercato forte di un face lift che ha reso ancora più grintoso il prodotto top level di casa Mazda. La vettura giapponese su strada è una vera ammiraglia: comoda, confortevolissima e molto maneggevole, nonostante, nella versione Station Wagon provata, le dimensioni raggiungano i 4 metri e 80 cm. Il confort di bordo è al top grazie alla qualità delle sellerie all’ottima insonorizzazione interna. Per quanto riguarda il motore, la versione guidata è equipaggiata con il motore top di gamma della famiglia dei propulsori a gasolio: il 2200 Turbodiesel Common Rail Euro 5 da ben 185 cv. Questo motore è ovviamente molto potente e brillante, ma al contempo silenzioso ed economo ed assicura prestazioni di tutto rispetto alla 6 Wagon, garantendo consumi e costi di gestione non troppo esorbitanti. Infine il listino prezzi con i relativi distinguo fra Berlina e Station Wagon. Iniziando con la Berlina ecco i prezzi: si va da 20900 € della 1800 Base 120 cv fino a 28100 € della 2000 Luxury (Benzina), si va da 23400 € della 2200 CD 129 cv Base per arrivare a 29900 € della 2200 CD 163 cv Luxury (Diesel). Per la versione Station Wagon ecco i prezzi: si va da 21900 € della 1800 Base fino a 29100 € della 2000 Luxury (Benzina), si va da 24400 € della 2200 CD 129 cv Base fino a 31800 € della 2200 CD 185 cv Sport (Diesel).


Bruno Allevi

domenica 27 febbraio 2011

URBAN CITYCAR

ASCOLI PICENO – La Hyundai aggiorna nelle linee e nelle forme la sua piccolina, la I10. La versione restyling dell’utilitaria coreana è disponibile al lancio sul mercato italiano con 3 motori a benzina (1000 da 69 cv, 1100 da 69 cv e 1200 da 85 cv), negli allestimenti Bluedrive, Like, Classic, Comfort, Fiorucci, Fiorucci Soft Top, Premium. Esternamente questo restyling ha modernizzato la piccola I10, rendendola ancora più simpatica e frizzante nelle linee e nelle forme da compatta cittadina. A essere stato rinnovato è stato sicuramente il frontale (nuovi gruppi ottici a forma affusolata che ben si sposano alla mascherina a forma di bocca, creando dinamismo sull’anteriore), mentre posteriormente sono stati anche qui ridisegnati i gruppi ottici, lasciando pressoché inalterato il resto della coda. Salendo dentro la I10 troviamo un abitacolo comodo (grazie alle 5 porte e allo spazio sia anteriormente che posteriormente) e ben rifinito. Ergonomica e lineare è la plancia, mentre la consolle centrale, pulita nelle forme, contiene i comandi radio e le manopole del clima (tutto in posizione rialzata, di facile controllo e impugnatura). Rialzato, in fondo consolle è anche l’alloggiamento del cambio (molto comodo questo posizionamento). Bello e sportiveggiante è il quadro strumenti digitalizzato. Ed ora il momento del test drive: la Hyundai I10 provata è stata la 1100 Classic da 10750 €. La versione restyling della piccola coreana, si presenta in questi giorni in Italia, con un face lift che ha aggiornato la linea della I10 senza stravolgerne le forme da compatta cittadina. Il comportamento stradale della versione provata è molto buono, grazie a un ottima maneggevolezza (è una compatta citycar che si infila senza problemi nel traffico cittadino), si parcheggia molto comodamente in un fazzoletto di spazio, ed ha buone prestazioni in fatto di accelerazione, potenza e briosità. Tutto questo è dato dall'elastico motore 1100 da 69 cv, che equipaggia questa versione. Questo motore, silenzioso e per nulla sottodimensionato rispetto al tipo di vettura, è molto economo nei costi di gestione, ed essendo Euro 5, strizza l'occhio anche all'ambiente, grazie a ridotti consumi ed emissioni. Infine il listino prezzi: si va da 8450 € della 1100 Like per arrivare a 12300 € della 1200 Premium (Benzina).


Bruno Allevi

domenica 6 febbraio 2011

TECNOLOGIA CREATIVA

ASCOLI PICENO – La Citroen apre il suo 2011 lanciando sul mercato italiano la nuova generazione della C4. La media francese si presenta al lancio italiano equipaggiata con 2 motori a benzina (1400 da 95 cv e 1600 da 120 e 160 cv) e 2 motori diesel HDI Common Rail (1600 da 90 e 110 cv, 2000 da 150 cv), negli allestimenti Attraction, Seduction, Business, Exclusive. Esternamente l’ultima generazione della C4 si presenta come una vettura dal disegno giovane e accattivante, sportivo e tecnologico. Aggressivo e grintoso è il frontale con i fari a punta e il parafanghi robusti, le cromature della mascherina e delle cornici dei fendinebbia. Posteriormente abbiamo una coda bombata, sportiveggiante che sottolinea il dinamismo dell’intera vettura, dinamismo e movimento che troviamo nella forma dei gruppi ottici posteriori. Accomodandosi a bordo della C4 ci si apre davanti un abitacolo curato, costruito in maniera impeccabile con materiali di qualità. Oltre alla qualità dei materiali ciò che salta all’occhio all’interno della C4 è l’ampiezza dei gadget tecnologici in dotazione, oltre a uno spazio ergonomico e ben sfruttabile. Gadget che sono tutti nella parte anteriore della vettura, e nella consolle centrale in particolare. Consolle che si compone nella parte alta dello schermo a colori del navigatore, mentre in posizione immediatamente inferiore troviamo i comandi della radio cd e del clima automatico bizona. D’impatto e altamente tecnologico è il quadro strumenti a tre quadranti, retroilluminato di un elegante e ben visibile blu elettrico. Ed ora il momento del test drive: la Citroen C4 provata è stata la 2000 HDI 150 cv Exclusive da 28116 €. La seconda serie della C4 si presenta come una vettura moderna, elegante e sportiva. Su strada la media francese ha un comportamento eccellente: maneggevole e stabile, si lascia guidare facilmente su qualunque tipo di strada e di condizione atmosferica. Pratica in manovra grazie ai sensori di parcheggio, questa versione, grazie al tetto panoramico in vetro, dà maggiore luminosità all’abitacolo. Ed ora spazio al motore. La versione testata monta il motore top di gamma a gasolio (il 2000 HDI da 150 cv). Questo motore è molto brillante e potente, ha prestazioni di tutto rispetto, è silenziosissimo in manovra e in stazionamento e grazie ai ridotti consumi e ai costi di gestione contenuti è amica dell’ambiente e del portafoglio. Infine il listino prezzi: si va da 16300 € della 1400 Attraction a 22400 € della 1600 160 cv Exclusive (Benzina), si va da 18600 € della 1600 HDI 90 cv Attraction a 24450 € della 2000 HDI 150 cv Exclusive (Diesel).
Bruno Allevi

lunedì 31 gennaio 2011

PASSAT....O, PRESENTE E FUTURO DELL'AUTOMOBILISMO TEDESCO

TORTORETO LIDO – La Volkswagen inaugura il 2011 con una piacevole novità: l’introduzione sul mercato della nuova Passat, storica vettura della casa tedesca. La settima generazione dell’ammiraglia di Wolfsburg, si presenta nelle varianti di carrozzeria Berlina e Station Wagon (Variant), è equipaggiata al lancio con un 2 motori a benzina (1400 TSI da 122 cv, 1800 TSI da 160 cv) un motore a metano (1400 TSI da 150 cv) e 2 motori diesel TDI Common Rail (1600 da 105 cv e 2000 da 140 e 170 cv), negli allestimenti Trendline, Comfortline, Highline. Esternamente la nuova Passat ha in comune con la precedente serie, la 6°, solo il nome. Il design della vettura tedesca risulta al passo con i tempi: le linee sono eleganti, da ammiraglia, il corpo vettura è importante, con note sportive date dalle spigolature e dalle nervature presenti. Anteriormente abbiamo un frontale molto elegante, dove spiccano i grandi gruppi ottici rettangolari con cornici a led e la mascherina grigliato – cromata con il grande stemma Volkswagen al centro. Posteriormente abbiamo per la versione berlina una classica coda da berlina di razza con la presenza di gruppi ottici stretti che danno un tocco di grinta, mentre la versione station presenta un portellone dritta che da dinamismo e slancio alla parte posteriore, dove troviamo gli stessi gruppi ottici della versione berlina. Internamente troviamo un abitacolo di classe, costruito con cura tedesca ed eleganza da classe superiore. Molto spazioso sia anteriormente che posteriormente è l’interno, tecnologicamente avanzata è la plancia e in particolare la consolle centrale. Consolle dove trovano alloggiamento i comandi radio e climatizzazione, mentre nel tunnel centrale accanto alla leva del cambio, troviamo vari pulsanti fra cui quello del freno a mano elettrico. Accanto al volante, in posizione leggermente inferiore all’elegante e completo quadro strumenti, vi è la fessura di inserimento della chiave – telecomando. Ed ora il momento del test drive: la Volkswagen Passat guidata è stata la 1600 TDI Variant Comfortline Bluemotion Technology da 29750 €. La settima generazione del best seller di casa Volkswagen, viene lanciata sul mercato italiano in questo inizio di 2011. La nuova Passat rispecchia i nuovi canoni della casa tedesca: è infatti una vettura elegante e di sostanza, senza per nulla perdere quel tocco di austerità e sportività, da sempre marchio di riconoscimento di Volkswagen. Su strada il comportamento della Passat è da ammiraglia – stradista, destinata a macinare molti chilometri, sia su autostrade (il suo habitat naturale) che su strade cittadine, dove se la cava egregiamente. Il confort di bordo è al top, come al top è l’insonorizzazione interna. Abbondante su questa versione Variant è lo spazio, sia nell’abitacolo che nell’immenso bagagliaio, dove si può caricare qualsiasi oggetto, ingombrante e non. Infine spazio al motore. La Passat Variant guidata monta il 1600 Turbodiesel Common Rail da 105 cv con Bluemotion Technology. Questo motore è un campione di ecologia, grazie ai ridottissimi consumi e ai costi di gestione irrisori, senza tralasciare doti di brillantezza e potenza, che permettono alla nuova ammiraglia tedesca di comportarsi egregiamente in qualunque situazione e su qualunque percorso stradale (sia esso cittadino, extraurbano o autostradale). Infine i prezzi con i distinguo di carrozzeria fra Berlina e Variant (Station Wagon). Iniziamo con il listino della Berlina: si va da 25100 € della 1400 TSI 122 cv Trendline ad arrivare a 31400 € della 1800 TSI Highline DSG (Benzina), si va 30150 € della 1400 TSI 150 cv Ecofuel Comfortline ad arrivare a 32550 € della 1400 TSI 150 cv DSG Ecofuel Comfortline (Metano), si va da 26200 € della 1600 TDI 105 cv Trendline ad arrivare a 35850 € della 2000 TDI 170 cv Highline DSG 4Motion (Diesel). Ed ora i prezzi della Variant: si va da 26200 € della 1400 TSI 122 cv Trendline ad arrivare a 32700 € della 1800 TSI Highline DSG (Benzina), si va da 31250 € della 1400 TSI Ecofuel 150 cv Comfortline ad arrivare a 33650 € della 1400 TSI 150 cv Ecofuel Comfortline DSG (Metano), si va da 27300 € della 1600 TDI 105 cv Trendline ad arrivare a 37150 € della 2000 TDI 170 cv Highline DSG 4Motion (Diesel).


Bruno Allevi

domenica 23 gennaio 2011

ECOLOGICAMENTE INTELLIGENTE

TORTORETO LIDO – La Toyota amplia la gamma dei veicoli ibridi (doppia alimentazione Benzina ed elettrica), affiancando all’ormai nota Prius la versione Ibrida della berlina Auris. La versione ecologica della media giapponese è proposta con un motore ibrido (Benzina + Elettrico) 1800 da 136 cv, negli allestimenti Active ed Executive. Esternamente l’Auris presenta un corpo vettura moderno ed elegante, classico nelle forme molto europee (forme tondeggianti e sportiveggianti che affascinano il pubblico del vecchio continente). Accattivante il frontale sporgente e bombato nella parte del paraurti con una sportiva dinamicità creata dalla linea ondulatoria della mascherina cromata, mascherina ben incorniciata dai grandi gruppi ottici di forma trapezoidale. Anche posteriormente troviamo delle bombature e delle sporgenze in coda: anche qui il paraurti è sporgente e bombato per creare dinamismo e forme avvolgenti, mentre i gruppi ottici richiamo nella forma trapezoidale i fari anteriori. Internamente l’Auris HSD presenta un abitacolo curato, molto comodo, spazioso e ben sfruttabile nel complesso, tecnologicamente all’avanguardia. Tecnologia che internamente è concentrata nella consolle centrale dove troviamo in posizione rialzata lo schermo del navigatore – sistema di intrattenimento. Immediatamente sotto abbiamo i comandi del clima automatico bidona e per concludere vi è la piccola leva del cambio automatico a variazione continua (stesso cambio blu elettrico visto sull’altro prodotto ibrido di casa Toyota, la Prius). Completo e retroilluminato blu elettrico è il quadro strumenti, dove troviamo oltre alle consuete spie le indicazioni per una guida ecosostenibile e le indicazioni di funzionamento della tecnologia ibrida. Ed ora il momento del test drive: l’Auris provata è stata la 1800 HSD Executive da 26600 €. La seconda auto ibrida di casa Toyota, si presenta sul mercato italiano forte di una svolta ecologica ed ecosostenibile che sta vivendo in questo periodo il mercato dell’auto. Come sulla Prius, anche sull’Auris il motore elettrico funziona fino a 45 km/h per poi accoppiarsi a quello termico, per tornare a funzionare quando la velocità torna a scendere al di sotto della soglia dei 45 km/h. Su strada l’auto, grazie all’accoppiata motore termico – motore elettrico, è ecologicamente al top (Euro V come classe di emissioni, consumi contenutissimi e costi di gestione irrisori), ma non solo. È briosa e potente, silenziosissima in modalità elettrica e con un brusio appena accennato quando funziona il motore a benzina, è maneggevole e pratica, e il cambio automatico a variazione continua è l’ideale sia per brevi spostamenti che per lunghi viaggi grazie a una eccezionale fluidità di marcia. Infine il listino prezzi: si va da 21900 € della 1800 HSD Active ad arrivare a 23700 € della 1800 HSD Executive (Ibrido).


Bruno Allevi

domenica 16 gennaio 2011

COMPATTA ELEGANZA

ASCOLI PICENO – La DR, casa molisana fondata da Massimo Di Risio, cala il tris. Infatti dopo aver commercializzato il SUV DR5 e la piccola DR1 si lancia nel segmento B con la DR2. La vettura italo – cinese (il progetto DR è una joint venture fra Italia e Cina) è equipaggiata con un 1300 Benzina da 83 cv, proposto anche nella doppia alimentazione Benzina – GPL e Benzina Metano, negli allestimenti Free ed Ecopower. Esternamente la DR2 ha una linea elegante unita a un corpo vettura compatto, ideale per chi cerca una vettura bella da vedere unita a forme non troppo ingombranti. Raffinato è il frontale a forma di U che racchiude in una unica fascia i gruppi ottici sagomati e la mascherina impreziosita da un elegante bordatura cromata. Posteriormente abbiamo una coda dritta, perpendicolare, un elegante portellone egregiamente incorniciato dai gruppi ottici verticali dal disegno dinamico, che danno movimento alla coda stessa. Internamente la DR2 ci accoglie con un abitacolo curato: morbide sono le sellerie interne, buono è l’assemblaggio e le plastiche usate per la plancia e i rivestimenti degli sportelli. Elegante è la consolle centrale di color argento dove troviamo i comandi principali (clima, radio CD, accendisigari e portabicchieri a scomparsa) disposti in maniera ergonomica. Molto particolare è la leva del freno a mano: è curiosamente piatta, molto comoda nell’impugnatura. Sportivo e d’effetto grazie alla retroilluminazione blu elettrico è il quadro strumenti, ben leggibile e completo di ogni spia necessaria. Ed ora il momento del test drive: la DR2 provata è stata la 1300 Ecopower Benzina da 10026 €. Il terzo prodotto della gamma DR va a coprire il segmento B: segmento molto ben fornito di agguerrite concorrenti. La DR2 ha molte doti per farsi spazio in questo affollato settore del mercato auto italiano: fra tutte il prezzo, molto concorrenziale unito a una buona qualità globale. Su strada la vettura molisano – cinese è molto pratica: maneggevole da parcheggiare (ottimo aiuto è la presenza dei sensori di parcheggio posteriori di serie), confortevole e spaziosa internamente, brillante e silenziosa su strada. Infine spazio al motore: la DR2 monta un 1300 a benzina da 83 cv che già equipaggia la più piccolina DR1. Questo motore garantisce alla vettura italo – cinese potenza e brio, strizzando l’occhio al portafoglio grazie ai consumi e ai costi di gestione contenuti. Infine il listino prezzi: si va da 8330 € della 1300 Free ai 9830 € della 1300 Ecopower (Benzina), per la versione a GPL si spendono 11830 € mentre per quella a Metano ci vogliono 12830 €.

Bruno Allevi

domenica 9 gennaio 2011

SPAZIO ALLA STELLA

ASCOLI PICENO – La Opel arricchisce la gamma Astra con la versione station wagon della berlina tedesca. Questo prodotto, denominato Sports Tourer, è equipaggiato con 2 motori a benzina (1400 da 100 e 140 cv, 1600 da 115 e 180 cv) e con 3 motori diesel common rail CDTI (1300 da 95 cv, 1700 da 110 e 125 cv, 2000 da 160 cv), negli allestimenti Elective, Cosmo, Cosmo S. Esternamente la versione per famiglie della nuova Astra si presenta come una station dalle linee molto moderne e sportive, con note eleganti e grintose. Il frontale della Sports Tourer è identico a quello della berlina da cui deriva (fari a palpebra con cornici led e mascherina stretta con fascia cromata), mentre dal montante centrale fino alla coda si cambia musica. La parte posteriore della station tedesca è disegnata secondo canoni sportivi, quasi da coupè, con una coda che riassume la sportività dell’intero corpo vettura, grazie al disegno dinamico del portellone e dei gruppi ottici. Internamente l’abitacolo è curato ed è molto spazioso, si presta a molteplici usi (ampio e ben modulabile è il bagagliaio). Le sellerie sono di qualità come qualitativamente elevati sono i materiali usati nell’assemblaggio dell’abitacolo. Tecnologicamente all’avanguardia e completa di tutto è la consolle centrale obliqua a forma di scudo, dove troviamo in posizione rialzata lo schermo del navigatore, i comandi radio e i comandi del climatizzatore. Sportivo e raffinato (i quadranti sono incorniciati da un elegante filo cromato) è il quadro strumenti. Ed ora è il momento del test drive: la Opel Astra Sports Tourer provata è stata la 1700 CDTI 125 cv Cosmo da 26546 €. La nuova station di casa Opel si presenta sul mercato seguendo il nuovo sport style che la casa tedesca ha inaugurato con la Insigna SW. Il comportamento stradale è eccellente: l’auto è pratica, maneggevole, facile da guidare, molto prestazionale e confortevole. Il motore che equipaggia la versione provata è il 1700 Turbodiesel Common Rail da 125 cv, sportivo ed economo nei costi di gestione, facendo diventare l’Astra Station un ottimo prodotto per famiglie che hanno bisogno di vetture spaziose senza rinunciare a un ottimo confort di bordo e a prestazioni di tutto rispetto. Infine il listino prezzi: si va da 18100 € della 1400 100 cv Elective ai 24850 € della 1600 Turbo 180 cv Cosmo S Automatica (Benzina), si va da 20100 € della 1300 CDTI Elective per arrivare a 26850 € della 2000 CDTI Cosmo S Automatica (Diesel).

Bruno Allevi

domenica 2 gennaio 2011

ECOLOGICAL PICK-UP

ASCOLI PICENO – Una nuova casa automobilistica si affaccia sul mercato italiano, con prodotti di buon livello a prezzi non esorbitanti. Questa casa automobilistica orientale, viene dalla Cina e si chiama Gonow. Il primo prodotto commercializzato sul nostro mercato è il pick-up GA200. Questo pick up, disponibile per ora nella sola variante doppia cabina, è equipaggiato con un motore 2000 a benzina da 126 cv made in Mitsubishi, disponibile anche con alimentazione GPL. Esternamente il GA200 presenta una linea moderna ed elegante, ha un corpo vettura robusto e muscoloso da pick-up di sostanza. Il cassone, nella versione a doppia cabina, per ora l’unica disponibile, è ampio e permette di caricare con facilità ogni oggetto, più o meno ingombrante. Il frontale è elegante e lineare: è d’effetto la mascherina cromata grigliata, dinamici sono i grandi gruppi ottici a forma di “triangolo rettangolo”. Posteriormente troviamo la ribaltina del cassone incorniciata fra i due gruppi ottici rettangolari verticali trasparenti. Internamente il GA200 è un veicolo tutt’altro che economico: interni in pelle di serie, sedili morbidi e confortevoli, assemblaggio buono. La consolle centrale è completa di tutto: al centro troviamo il grande schermo del sistema di intrattenimento, subito sotto vi sono i comandi del clima. Ben visibile è il quadro strumenti, completo di quadranti, indicatori e spie principali. Ed ora il momento del test drive: il GA200 provato è stato il 2000 Ecomode GPL 4x4 Doppia Cabina da 18272 €. Il primo prodotto Gonow sul mercato italiano è un pick-up a doppia cabina con trazione integrale, ideale per lavorare e per divertirsi nel tempo libero. Il mezzo cinese, esteticamente dal disegno europeizzante e internamente tutt’altro che economo e poco rifinito e accessoriato, su strada si comporta in maniera positiva. È un mezzo facile da guidare nonostante le dimensioni non siano proprio ridotte, la guida risulta rialzata (si vede bene la strada), e inoltre grazie alla trazione integrale a inserimento elettronico andare per terreni accidentati è “pane per i suoi denti”. Infine spazio al motore: il veicolo provato è equipaggiato con un motore 2000 a benzina – GPL di origine Mitsubishi, motore robusto ed affidabile che permette di avere costi di gestione contenuti grazie all’alimentazione a GPL, assicurando prestazioni di rispetto grazie a una potenza erogata di 126 cv, che permettono al GA200 di essere un veicolo prestazionale sia su strade asfaltate che su percorsi accidentati. Infine il listino prezzi: per il GA200 a benzina si spendono 15940 € mentre per la versione GPL occorrono 17440 €.


Bruno Allevi

lunedì 27 dicembre 2010

SWEDISH ELEGANCE SUPERCAR

GIULIANOVA LIDO – La Saab presenta sul mercato italiano la prima novità da quando è stata acquisita da Spyker, costruttore olandese di supercar. Quest’auto è la nuova generazione dell’ammiraglia 9-5. L’auto di punta del marchio svedese è equipaggiata con 3 motori a benzina (1600 da 180 cv, 2000 da 220 cv e 2800 da 300 cv) e un motore turbodiesel 2000 da 160 e 190 cv, negli allestimenti Linear, Vector, Aero. Esternamente la mano dei designer di casa Spyker si vede. La nuova 9-5 è infatti una berlina dalle linee marcatamente sportive e grintose senza abbandonare l’eleganza e lo charme degne di una top level car come è il prodotto svedese. Sportivissimo è il frontale (molto accattivanti i gruppi ottici trasparenti affusolati che generano dinamismo nell’anteriore). Oltre ad essere sportivo è grintoso, il frontale ha note di eleganza date dalle cromature che incorniciano i gruppi ottici, la mascherina e i fari fendinebbia. Posteriormente la coda è slanciata, sportiva come il disegno del resto del corpo vettura. Molto particolari sono i gruppi ottici trasparenti, che rendono avveniristico e futuristico il posteriore della 9-5. Internamente l’abitacolo è da vera ammiraglia: sellerie di pregio unite a una cura dei dettagli maniacale rendono l’interno della 9-5 un vero e proprio salotto. Oltre ad essere elegante, l’abitacolo è costruito con cura, l’assemblaggio è ottimo e lo spazio a disposizione abbonda. La plancia è molto elegante e la consolle centrale a onda è completa (comandi clima e radio) e disposta in maniera ergonomica. In linea con lo stile Saab è la disposizione del blocchetto di accensione nel tunnel centrale, blocchetto che sulla 9-5 è stato sostituito dal tasto Start – Stop. Aeronautico è invece il quadro strumenti. Ed ora il momento del test drive: la Saab 9-5 provata è stata la 2000 TTID 190 cv Vector da 43846 €. La nuova generazione dell’ammiraglia svedese è il primo prodotto del nuovo corso Saab, da quando la casa nordica è stata acquisita dalla Spyker, nota casa costruttrice olandese di supercar. Il comportamento stradale della top level car di casa Saab è quello tipico di un ammiraglia: un salotto su 4 ruote, perfettamente insonorizzata, al top per confort, spazio, comodità e rifiniture. Nonostante le dimensioni non proprio compatte, la vettura è facile da guidare, molto maneggevole (ottimo aiuto in manovra sono i sensori di parcheggio), sterzo e cambio sono precisi. Infine spazio al motore: il propulsore che equipaggia la vettura provata è il 2000 Turbodiesel con il Turbo a Doppio Stadio da 190 cv. Questo motore abbina prestazioni da supercar (il turbo a doppio stadio fa sentire la sua presenza in fase di accelerazione) a consumi molto contenuti (18 km/l). Infine i prezzi: si va da 36850 € della 1600 Linear a 60350 € della 2800 Aero Automatica 4x4 (Benzina), si va da 36850 € della 2000 TID 160 cv Linear a 52950 € della 2000 TTID 190 cv Aero 4x4 (Diesel).


Bruno Allevi

mercoledì 22 dicembre 2010

SCANDINAVIAN FAMILY TOUR

ALBA ADRIATICA – La Volvo completa la gamma 60, facendo uscire a poche settimane dal lancio della S60, la sua declinazione per famiglie: la V60. La station svedese è equipaggiata al lancio con 5 motori benzina (T3 da 150 cv, T4 da 180 cv, 2000 da 203 cv, T5 da 241 cv e T6 da 305 cv) e 2 motori turbodiesel (D3 da 163 cv e D5 da 205 cv), negli allestimenti Kinetic, Momentum, Summum. Esternamente la vettura scandinava riprende la sinuosità delle forme, quasi da coupè, che caratterizzano la S60, declinandole però in versione per famiglie. Anteriormente la V60 riprende lo stesso frontale grintoso e sportivo della S60 mentre posteriormente abbiamo le principali differenze. Se la S60 ha una dinamica coda fluente e sinuosa, la V60, presenta il tipico carattere di ogni vettura station: una coda allungata e un ampio portellone che fa intravedere l’ampio spazio interno. Non mancano le note sportive che creano dinamismo: i gruppi ottici posteriori verticali infatti creano movimento grazie al loro disegno che segue l’andamento del portellone. Internamente l’abitacolo è costruito con ottimi materiali e la qualità dell’assemblaggio è al top, come su ogni vettura made in Volvo. Modulabile è lo spazio, che abbonda soprattutto posteriormente e nella zona del bagagliaio. Passando alla diesamina della zona anteriore dell’abitacolo, troviamo una plancia lussuosa e una consolle centrale, nella consueta forma ad onda, ricca di contenuti tecnologicamente all’avanguardia (navigatore, comandi clima e radio disposti in maniera ergonomica, facili da usare). Elegante, come il resto degli interni della V60, è il quadro strumenti. Ed ora il momento del test drive: la Volvo V60 guidata è stata la D3 Momentum da 39846 €. A poche settimane dal lancio della S60, la Volvo completa la gamma con il lancio della versione station wagon: la V60. La nuova station di casa Volvo declina in versione familiare le doti di grinta e sportività che la S60 ha nel suo DNA. Simile nelle forme, su strada ha un comportamento stradale da sportiva, se si pigia sul pedale dell’acceleratore, mentre da tranquilla vettura per famiglie se si ha una guida calma e tranquilla. La vettura è molto maneggevole e confortevole, il cambio automatico che equipaggia la vettura provata, è facile da usare e ha innesti precisi, il confort e l’insonorizzazione interni sono al top. Infine spazio al motore: la vettura guidata monta il D3 ovvero il 2000 Turbodiesel Common Rail da 163 cv, brillante e potente nonostante la non elevatissima cilindrata, che permette alla V60 di avere prestazioni di tutto rispetto strizzando l’occhio al portafoglio (consumi e costi di gestione non sono elevatissimi). Infine i prezzi: si va da 32000 € della T3 Kinetic ai 51300 € della T6 Summum AWD Cambio Automatico (Benzina), si va da 34100 € della D3 Kinetic fino a 46650 € della D5 AWD Summum Cambio Automatico (Diesel).


Bruno Allevi

lunedì 13 dicembre 2010

XPLORE SUV

SAN BENEDETTO DEL TRONTO – La BMW rinnova profondamente il suo SUV di media fascia: l’X3. La nuova generazione del veicolo bavarese è equipaggiato al lancio con un motore a benzina (X35 da 306 cv) e un motore diesel (X20d da 184 cv), negli allestimenti Base, Eletta, Futura. Esternamente la X3 cresce in lunghezza di 8 cm e in larghezza di 3 cm: ne guadagnano abitabilità e spazio. Per il resto le linee sono rimaste robuste, da SUV puro, ma si sono addolcite e ammorbidite rendendo il corpo vettura più sinuoso rispetto a prima, senza tralasciare l’eleganza, caratteristica fondamentale di ogni vettura del marchio tedesco. Massiccio ed elegante è il frontale: i fari rettangolari incorniciano in maniera molto elegante la classica mascherina doppioscudata di casa BMW, i fari fendinebbia tondi sono ben incastonati nel paraurti pronunciato. Posteriormente la coda è un mix fra eleganza e dinamicità: ben visibili e aggraziati sono i gruppi ottici dal disegno dinamico. Internamente lo spazio e l’eleganza la fanno da padroni: raffinato è l’abitacolo, curato nei dettagli e con materiali di ottima fattura e abbinamento al top. La plancia è come sempre completa in ogni aspetto e molto raffinata e elegante. L’impostazione della consolle centrale è chiara e i comandi sono facili da usare: ben visibile è lo schermo del navigatore che funge anche da sistema di intrattenimento; subito sotto le bocchette di aerazione troviamo i comandi del clima bi-zona e i comandi radio. Sul tunnel centrale, accanto alla rotella del sistema I-Drive, troviamo la leva joystick del cambio automatico a 8 rapporti e il pulsante del freno a mano automatico. Elegantemente raffinato è come sempre il quadro strumenti. Ed ora il momento del test drive: la X3 guidata è stata la 20d Futura da 55800 €. La nuova generazione della X3 si rinnova nelle forme, ingrandendosi di 8 cm in lunghezza e 3 cm in larghezza, risultando più spaziosa ed abitabile rispetto alla precedente generazione. Su strada il comportamento è ottimo, la vettura è maneggevole, pronta nei cambi corsia, il cambio automatico a 8 marce è di facile impugnazione grazie alla leva joystick ed è di facile utilizzo. L’autovettura è al contempo brillante, potente e silenziosa grazie al nuovo propulsore 2000 Turbodiesel da 184 cv, che, nonostante la piccola cilindrata, da alla X3 un ottimo sprint, senza perdere d’occhio il rispetto per l’ambiente grazie al BMW Efficent Dynamics e ai consumi contenuti. Infine i prezzi: si va da 53500 € della X3 Xdrive 35i Eletta Automatica ai 56600 € della X3 Xdrive 35i Futura Automatica (Benzina), si va da 41750 € della X3 Xdrive 20d Base ad arrivare a 46900 € della X3 Xdrive 20d Futura (Diesel).


Bruno Allevi

lunedì 6 dicembre 2010

KINETIC SPACE

GROTTAMMARE – La Ford rinnova la sua monovolume su base Focus, la C-Max. La nuova generazione della spaziosa vettura tedesca si presenta al lancio nelle versioni a 5 e 7 posti (denominata C-Max 7), è equipaggiata con 2 motori a benzina (1600 da 125 e 150 cv) e due turbodiesel common rail TDCI (1600 da 115 cv e 2000 da 115 e 163 cv), negli allestimenti Plus e Titanium. Esternamente la nuova C-Max si presenta come una monovolume dalle linee molto moderne e aggraziate, fluenti e dinamiche. Anteriormente il kinetic design di casa Ford è molto pronunciato e molto d’effetto. Infatti abbiamo un cofano spiovente e un muso caratterizzato dalla presenza dei due gruppi ottici allungati di forma trapezoidale che raccordano la mascherina sottile, mentre subito sotto vi è la “grande bocca grigliata” che racchiude la targa. Posteriormente abbiamo una coda molto sportiva e grintosa: lunotto piccolo, grandi gruppi ottici a forma trapezoidale allungata, grande portellone che permette un facile accesso al bagagliaio. Internamente l’abitacolo è arioso e spazioso, molto modulabile e costruito con qualità e cura nell’assemblaggio. Molto tecnologica e avveniristica è la consolle centrale, con lo schermo del navigatore in posizione rialzata. Immediatamente sotto abbiamo i comandi radio e clima per poi finire con il cambio in comoda posizione rialzata. Quasi aeronautico è il quadro strumenti con i quadranti di design sportivo e lancette bicolori alluminio – celeste, molto d’impatto e ben retroilluminato. Ed ora il momento del test drive: la Ford C-Max guidata è stata la 1600 TDCI da 26015 €. La nuova serie della monovolume tedesca, declinata nelle versioni a 5 e 7 posti, si presenta in Italia con un nuovo design, all’avanguardia e ancora più moderno. Come esternamente è moderna e affascinante, internamente presenta un abitacolo modulabile e spazioso, che ben si presta alle molteplici esigenze dell’acquirente. Su strada il comportamento è molto buono: l’auto è pratica e maneggevole, si parcheggia facilmente grazie alle dimensioni compatte e alla presenza di sensori di parcheggio sia anteriori che posteriori. Ottimo è il confort di bordo e ottime sono le prestazioni in relazione a brillantezza, potenza e silenziosità in marcia e in stazionamento. Spazio infine al motore che equipaggia la versione provata: il 1600 Turbodiesel da 115 cv. Questo motore, l'entry level della gamma a gasolio, è molto parco ed economo nei consumi, rispetta l'ambiente (è EURO 5), e garantisce alla C-Max prestazioni di tutto rispetto. Infine il listino prezzi con le differenziazioni fra la C-Max e la C-Max 7. Ecco il listino della C-Max 5 posti: si va da 19000 € della 1600 125 cv Plus a 22000 € della 1600 150 cv Ecoboost Turbo Titanium (Benzina), si va da 20500 € della 1600 TDCI Plus ad arrivare a 25000 € della 2000 TDCI Titanium Automatica (Diesel). Ora i prezzi della C-Max 7: si va da 20500 € della 1600 125 cv Plus ad arrivare a 23500 € della 1600 150 cv Ecoboost Turbo Titanium (Benzina), si va da 22000 € della 1600 TDCI Plus fino ad arrivare a 26500 € della 2000 TDCI Titanium con Cambio Automatico (Diesel).


Bruno Allevi

domenica 28 novembre 2010

LIVING ORIENTAL SPACE

GIULIANOVA LIDO – La Hyundai propone sul mercato la sua idea di multipazio compatta: la IX20. La vettura coreana è equipaggiata con 2 motori benzina (1400 da 90 cv e 1600 da 125 cv) e un motore a gasolio 1400 CRDI da 77 e 90 cv, negli allestimenti Light, Classic, Comfort, Style. Esternamente la nuova vettura di casa Hyundai si presenta con forme tondeggianti e sportive, un perfetto mix fra spazio e grinta. Molto sportivo è il frontale con il cofano spiovente che raccorda i gruppi ottici dal design sinuoso, ampia è la mascherina a forma di “bocca aperta” che contiene anche lo spazio per la targa anteriore. Posteriormente le forme sono più da monovolume: la coda è alta e tondeggiante a sottolineare l’ampio spazio interno, i gruppi ottici sono stretti e allungati per dare anche nella parte finale del veicolo made in Corea una nota sportiva. Internamente l’abitacolo si presenta curato e lo spazio a disposizione è buono sia nella parte “living” che nella parte del bagagliaio. Molto curata è la consolle centrale, a forma di scudo, e di un elegante color alluminio satinato. Scudo - consolle che contiene in posizione ergonomica i controlli del climatizzatore e quelli dell’autoradio. Sportivo è il quadro strumenti, molto ben leggibile grazie alla consueta retroilluminazione blu elettrico. Ed ora il momento del test drive: la IX20 guidata è stata la 1400 Classic da 15300 €. La nuova MPV di casa Hyundai, che in questi giorni si affaccia sul mercato italiano, si presenta come un veicolo, che nonostante le dimensioni compatte, sa offrire spazio e comodità a bordo, con l’aggiunta di una linea moderna e affascinante. Su strada il comportamento è ottimo, grazie alla facilità di guida, alla maneggevolezza sia nel cambio corsia che in manovra, e all’ottima insonorizzazione interna che rende quest’auto molto confortevole. Il motore che equipaggia la versione provata è il 1400 a benzina da 90 cv, motore elastico e affidabile, brillante e silenzioso che secondo me è il giusto compromesso per chi vuole prestazioni di tutto rispetto unite a costi contenuti di gestione. Infine i prezzi: si va da 13500 € della 1400 Light ai 18000 € della 1600 Style (Benzina), si va da 15300 € della 1400 CRDI 77 cv Light fino ad arrivare a 19600 € della 1400 CRDI 90 cv Style (Diesel).

Bruno Allevi

domenica 21 novembre 2010

L'ETA' DELLO SPORT

SAN BENEDETTO DEL TRONTO – La Kia propone sul mercato la nuova generazione del suo primo SUV: lo Sportage. Il fuoristrada coreano è equipaggiato con 2 motori a benzina (1600 da 135 cv e 2000 da 163 cv) e con due motori diesel common rail (1700 da 116 cv e 2000 da 136 cv), negli allestimenti Active e Class. Esternamente il nuovo Sportage è più sportivo della precedente generazione con cui ha in comune solo il nome. Muscoloso e dal gusto europeo è il disegno del corpo vettura, con forme tondeggianti che rendono gradevole la vista del fuoristrada coreano. Accattivante è il frontale: sportiva è la mascherina grigliata con la cornice cromata, cosiccome sportivo è il taglio del gruppi ottici. Curioso è il disegno dei fendinebbia, a forma di L rovesciata. Come il frontale, anche il posteriore è accattivante e sportivo: il lunotto piccolo sottolinea la sportività del nuovo Sportage, mentre i grandi gruppi ottici ne descrivono l’eleganza. Internamente le finiture sono di qualità e l’assemblaggio è curato. Come su ogni SUV di taglia medio-grande lo spazio abbonda all’interno dell’abitacolo e nel bagagliaio. Molto elegante è la consolle centrale dove troviamo in posizione rialzata lo schermo del sistema di intrattenimento (navigatore satellitare, lettore CD, lettore DVD e retrocamera per i parcheggi), mentre subito sotto vi è il climatizzatore automatico. Molto ben visibile è il quadro strumenti grazie ai grandi quadranti e all’ottima retroilluminazione di colore bianco. Ed ora il momento test drive. La Kia Sportage guidata è stata la 2000 Class AWD da 30700 €. La nuova generazione della Sportage mixa in perfetto equilibrio le doti di robustezza del SUV con quelle estetiche di un auto dai caratteri sportivi (sembra una coupè rialzata). Il comportamento stradale è impeccabile: facile da guidare, molto silenziosa, si adatta a qualunque superficie. Merito sia della trazione integrale AWD che è presente sulla versione provata, sia dell’ottimo confort e insonorizzazione interna. La versione provata monta il motore 2000 a benzina da 163 cv, molto potente e brillante e anche silenzioso che rende piacevole e sicuro (come la maggior parte della gamma Kia anche lo Sportage è garantito per ben 7 anni) ogni viaggio con lo Sportage, sia su percorsi asfaltati che su strade accidentate. Infine i prezzi: si va da 19950 € della 1600 2WD Active per arrivare a 26900 € della 2000 AWD Class (Benzina), si va da 21950 € della 1700 CRDI Active 2WD per arrivare a 28900 € della 2000 CRDI Class (Diesel).


Bruno Allevi

lunedì 15 novembre 2010

JUKE JOUER

SAN BENEDETTO DEL TRONTO – La Nissan amplia la gamma dei crossover, lanciando, dopo la Qashqai, la Juke. La vettura nipponica è equipaggiata con un motore 1600 a benzina da 117 e 190 cv e un motore diesel common rail 1500 DCI da 110 cv, negli allestimenti Visia, Acenta, Tekna. La linea della Juke è molto curiosa e accattivante, giovane e grintosa, sinuosa e sportiva. E’ infatti un insieme di forme tondeggianti che ben si uniscono dando dinamicità e idea di movimento all’intero corpo vettura, sottolineando anche una certa importanza in termini di possenza, nota caratteristica dei crossover e dei SUV in genere. Particolare e inusuale è il frontale: i gruppi ottici sono in posizione rialzata ai lati del cofano e presentano una curiosa forma triangolare molto affusolata, sotto ai fari vi è la grande mascherina grigliata a forma di bocca, schiacciata ai lati dai paraurti bombati che presentano al loro interno i grandi fari circolari supplementari. Anche posteriormente vi è un taglio di coda molto curioso e inusitato. Vi è una coda bombata, molto sportiva nella linea e due gruppi ottici a forma di L allungata, che sottolineano il movimento dinamico della medesima coda. Internamente l’abitacolo è curato e costruito con criterio. Sportiva e tecnologica è la consolle centrale con i due schermi di clima e sistema navigazione a farla da padrone. Molto curioso è il tunnel centrale di color lucido (rosso o grigio), raffinato e grintoso è il quadro strumenti, con i quadranti racchiusi in due tunnel sporgenti di color alluminio. Ed ora il momento del test drive. La Nissan Juke provata è stata la 1600 Tekna 117 cv da 21490 €. La Nissan con la Juke allarga la gamma crossover, presentando sul mercato un prodotto compatto e dal design innovativo. La linea particolare fa della vettura made in Japan un prodotto che incuriosisce e strizza l’occhio a un target giovane che vuole distinguersi dalla massa. Su strada il crossover Nissan ha un ottimo comportamento: è maneggevole grazie alle linee compatte (è lungo 4,13 m), la guida alta permette un ottima visuale della strada, il cambio è pronto e lo sterzo è preciso e leggero. Infine ampio spazio è dedicato al motore. La versione provata monta il 1600 “base” da 117 cv, che unisce a una estrema silenziosità ottime prestazioni sia in termini di brillantezza e ripresa che di potenza, non tralasciando il rispetto per l’ambiente grazie a consumi contenuti (6,5 litri ogni 100 km). Infine i prezzi: si va da 16490 € del 1600 117 cv Visia a 27290 € del 1600 190 cv 4WD Tekna (Benzina), si va da 17990 € della 1500 DCI Visia a 22340 € della 1500 DCI Tekna (Diesel).


Bruno Allevi

lunedì 8 novembre 2010

TOUR IN THE SPACE

TORTORETO LIDO – La Volkswagen rinnova profondamente la sua anti Zafira, la Touran. La monovolume media tedesca è equipaggiata con 2 motori a benzina (1200 TSI da 105 cv e 1400 TSI da 150 cv) un motore a Metano 1400 TSI da 150 cv e 2 motori diesel TDI Common Rail (1600 da 105 cv e 2000 da 140 e 170 cv), negli allestimenti Trendline, Comfortline, Highline. Esternamente la Touran presenta forme da monovolume unite a linee eleganti e sportive, che rendono il corpo vettura grintoso e raffinato. D’impatto il frontale con i fari trapezoidali che sono idealmente uniti dalla mascherina a fascia con il logo Volkswagen al centro. Posteriormente abbiamo una coda tronca resa armoniosa dalle linee fluide del portellone. Grandi e ben visibili sono i gruppi ottici posteriori che richiamano nelle forme i gruppi ottici anteriori. Internamente lo spazioso abitacolo è costruito con cura. Di qualità i materiali usati e ergonomica è la disposizione interna dei sedili e dei portaoggetti che permette di avere molto spazio e altamente modulabile. Elegantemente raffinata e linearmente completa è la consolle centrale, con i comandi clima e radio di facile utilizzo. Ben retroilluminato e davvero completo è il quadro strumenti. Ed ora il momento del test drive. La Volkswagen Touran provata è stata la 1400 TSI 150 cv Ecofuel (Metano) da 29331 €. La nuova serie della Touran si presenta in questi giorni sul mercato italiano forte dell’ampio consenso che le serie precedenti hanno avuto nel mercato italiano. La nuova monovolume tedesca presenta linee eleganti e raffinate che, unite a un ottima razionalizzazione dell’ampio spazio a bordo, fanno della vettura tedesca l’ideale per famiglie numerose bisognose di spazio o per chiunque voglia viaggiare in assoluta comodità e libertà. Su strada la Touran è facile guidare, maneggevole e precisa in ogni manovra o cambio di direzione. Il motore che equipaggia la versione provata è il 1400 TSI da 150 cv, molto potente e brillante che dota la vettura tedesca di ottime prestazioni, senza dimenticare l’attenzione per l’ambiente. Infatti la Touran guidata è la Ecofuel, che significa alimentazione Bifuel a Benzina-Metano, che rappresenta la perfetta soluzione per unire prestazioni di rispetto a costi di gestione irrisori strizzando l’occhio all’ambiente. Infine i prezzi: si va da 21725 € della 1200 TSI Trendline fino a 29850 € della 1400 TSI Highline DSG (Benzina), si va da 27850 € della 1400 Ecofuel Comfortline ai 32025 € della 1400 TSI Ecofuel Highline DSG (Metano), si va da 24025 € della 1600 TDI Trendline ai 32525 € della 2000 TDI 170 cv Highline DSG (Diesel).


Bruno Allevi

domenica 31 ottobre 2010

DETUSCHE SPACE

TORTORETO LIDO – La Volkswagen presenta sul mercato la Seconda Generazione della sua monovolume di grandi dimensioni, la Sharan. La spaziosa vettura tedesca è equipaggiata con un 1400 benzina TSI da 150 cv e un 2000 diesel TDI common rail da 140 e 170 cv, negli allestimenti Trendline, Comfortline, Highline. Esternamente la Sharan condivide solo il nome con la precedente serie nata a metà degli anni ’90. La seconda generazione ha un corpo vettura imponente, ma per nulla pesante. Le linee sono slanciate, eleganti e moderne. Ben fatto e curato è il frontale con il muso che ricorda molto quello della Polo (fari trapezoidali e mascherina a fascia che funge da raccordo fra i due gruppi ottici). Raffinato è il posteriore dove la parte del leone è fatta dal portellone che al suo interno racchiude un ampio lunotto vetrato. Eleganti sono i gruppi ottici che nella forma trapezoidale ricordano i fari anteriori. Internamente ci troviamo davanti a un abitacolo fatto per essere il più spazioso ed ergonomico possibile. Abbiamo la presenza di molti portaoggetti, di portabicchieri e tavolini ribaltabili sugli schienali posteriori. I sedili sono realizzati con cura e di qualità è l’intero assemblaggio degli interni. Elegantemente alla tedesca (lineare e completa) è la plancia. In consolle, in posizione ergonomica, troviamo nella parte superiore i comandi della radio, mentre in centro consolle troviamo il sistema di climatizzazione. Molto comodo è poi, nel tunnel centrale accanto al cambio, il pulsante del freno a mano elettrico. Classico e ben retroilluminato è il quadro strumenti. Ed ora il momento del test drive. La Volkswagen Sharan guidata è stata la 2000 TDI 140 cv Comfortline 7 Posti da 36089 €. La seconda generazione della grande monovolume di casa Volkswagen, è una vettura al passo con i tempi. Elegante e raffinata, la Sharan ha una abitabilità ottima grazie all’ampio spazio a disposizione, sia nell’abitacolo che nel bagagliaio. Nonostante la mole e le dimensioni non sono quelle di una utilitaria, la macchina made in Wolfsburg si guida in maniera facile, si parcheggia comodamente grazie allo sterzo preciso e all’ausilio dei sensori parcheggio anteriori e posteriori, che la versione provata monta come accessorio. Inoltre a bordo l’insonorizzazione è assoluta, il confort è tanto e le prestazioni sono di tutto rispetto. Tutto ciò è garantito dal propulsore 2000 diesel common rail da 140 cv, che oltre a dare brillantezza e potenza, è molto parco nei consumi ed ecologico nelle emissioni. Infine i prezzi: si va da 30150 € della 1400 TSI Trendline ad arrivare a 31925 € della 1400 TSI Comfortline (Benzina), si va da 32250 € della 2000 TDI 140 cv Trendline fino ad arrivare a 39250 € della 2000 TDI 170 cv Highline con Cambio Automatico DSG (Diesel).


Bruno Allevi

lunedì 25 ottobre 2010

L'UTILITARIA DALLA VISTA LUNGA

GIULIANOVA LIDO – La Tata lancia sul mercato una nuova utilitaria, destinata ad avere un ottimo successo grazie a caratteristiche molto concorrenziali. Questo veicolo indiano è l’Indica Vista. In Italia la piccola di casa Tata è proposta con un motore 1400 a benzina di origine Fiat da 75 cv, disponibile anche con l’alimentazione a GPL o a metano o con un motore 1300 diesel common rail multijet, sempre di origine Fiat, da 75 cv. Esternamente la Vista, che affianca ed è destinata a sostituire la Indica, si presenta con un disegno più europeo e moderno rispetto alla serie precedente. Inoltre è più grande (362 cm la Indica, 380 cm la Vista). Molto bello è il frontale dove fanno bella mostra di se i grandi gruppi ottici a forma affusolata, che rendono pulito e lineare il muso della Vista. Posteriormente abbiamo nei gruppi ottici verticali rettangolari che incorniciano il portellone, l’elemento di raccordo fra la precedente serie e l’attuale serie dell’utilitaria indiana. Accomodandosi dentro l’abitacolo, questi è costruito con cura e in maniera razionale. Abbondante è lo spazio a disposizione sia per i passeggeri anteriori che quelli posteriori, come buono è il bagagliaio. Elegante e lineare è la console centrale bicolore, che racchiude in posizione rialzata il quadro strumenti. Subito sotto il quadro strumenti troviamo la radio e in fondo consolle vi è l’alloggiamento delle manopole della climatizzazione. Ed ora il momento del test drive: la Tata Indica Vista provata è stata la 1400 Fire da 10455 €. La nuova nata di casa Tata strizza l’occhio agli acquirenti europei proponendosi in forme più occidentali, con l’eleganza lineare e pulita che contraddistingue il marchio indiano. Su strada il comportamento è buono, è facile da guidare in città, si parcheggia in poco spazio e consuma poco. Tutto merito, oltre che delle dimensioni compatte, del motore benzina che la equipaggia. Nel dettaglio è il 1400 Fire di casa Fiat, ideale per l’uso cittadino e anche per qualche viaggio autostradale, che, scelto con l’alimentazione a metano o a GPL, è ancora più economo della versione a benzina da me testata. Infine i prezzi: per la 1400 Benzina si spendono 9900 €, per la versione 1300 Multijet si spendono 11270 €, per la versione a GPL il prezzo è di 11520 €, mentre per quella a metano occorrono 12360 €.


Bruno Allevi

domenica 17 ottobre 2010

SWEDISH SPORTIVITY

ALBA ADRIATICA – La Volvo ripropone sul mercato italiano, dopo qualche anno di assenza, la sua berlina media dalle doti fortemente sportive: la S60. La vettura svedese è proposta al lancio con 2 motori a benzina (2000 da 203 cv e 3000 da 305 cv) e due motori diesel common rail (2000 da 163 cv e 2400 da 205 cv) negli allestimenti Kinetic, Momentum, Summum. Esternamente la S60 presenta linee e forme in linea con il Volvo Style. Infatti ci troviamo di fronte a una berlina elegante e sportiva, con forme sinuose e dinamiche. Anteriormente il frontale basso e il taglio netto dei fari sottolineano la grinta sportiva che la S60 porta in dotazione. Sportive sono anche le luci di posizione a led separate dai gruppi ottici principali. Posteriormente abbiamo una coda alta e corta, un lunotto poco inclinato che sottolineano, anche nella parte terminale della vettura di casa Volvo, la dinamicità dell’intero corpo vettura. Molto originali sono i gruppi ottici a L rovesciata. Salendo a bordo della S60 ci troviamo dentro un abitacolo curato e molto elegante, in linea con i dettami della casa svedese. Di qualità è la selleria (un salotto trapiantato in un auto), mentre moderna è la plancia. Ormai un must di casa Volvo è la consolle centrale ad onda in alluminio spazzolato dove trovano alloggiamento i comandi del navigatore, del clima e di tutti i sistemi di sicurezza che la S60 porta con se. Alla svedese, semplice ed elegantemente essenziale, è il quadro strumenti, ben leggibile e visibile in qualunque condizione luminosa (la parte centrale di tachimetro e contagiri contengono degli schermi digitali su cui visionare le principali informazioni relative alla vettura). Ed ora il momento del test drive. La Volvo S60 provata è stata la D3 Momentum con Cambio Automatico da 44216 €. La nuova generazione della S60 si presenta in questi giorni sul mercato con l’azzeccata denominazione di “Berlina Coupè”. Esteticamente infatti la S60 unisce linee tipiche da berlina alla sinuosità e alla dinamicità proprie di una coupè. Su strada la macchina nordica si comporta in maniera egregia, avendo sempre come riferimento basilare la sicurezza. Sulla S60 provata erano montati: il BLIS (telecamere integrate negli specchietti esterni per rendere visibile l’angolo cieco in caso di sorpasso o manovra), il Pedestrian Detection (sistema radar che blocca automaticamente la vettura in caso di attraversamento improvviso di un pedone: il sistema funziona con le cinture allacciate fino a una velocità di 35 km/h), le telecamere per visualizzare sullo schermo del navigatore l’angolo cieco in caso di manovra, il sensore che avvisa in caso di cambio corsia. Degno di nota, oltre a tutto l’insieme degli apparati di sicurezza presenti, è il propulsore diesel che equipaggia la vettura in prova. Il motore, denominato D3, è un 2000 Turbodiesel che eroga 163 cv. Propulsore potente ed elastico, parco nei consumi e con costi di gestione contenuti, che rende la S60 una vettura brillante e potente, molto silenziosa: l’ideale per unire il confort di una berlina al temperamento sportivo di una coupè. Infine i prezzi: si va da 34800 € della 2000 Kinetic ai 50100 € della T6 AWD Geartronic Summum (Benzina), si va da 32900 € della D3 Kinetic ai 46650 € della D5 AWD Geartronic Summum (Diesel).


Bruno Allevi

lunedì 11 ottobre 2010

SUGLI STERRATI DIVERTENDOSI

SAN BENEDETTO DEL TRONTO – Rivoluzione in casa Mini: arriva infatti la Countryman, la prima Mini a trazione integrale e 5 porte. La versione SUV della Mini è proposta al lancio con un 1600 Benzina da 98, 122 e 184 cv e un 1600 Diesel Common Rail da 90 e 111 cv, negli allestimenti One, Cooper, Cooper S, Cooper S ALL4. Esternamente la Countryman ha una linea molto particolare che la distingue dal resto della gamma Mini. Infatti rispetto alla berlina questa versione è molto più lunga (410 cm a differenza dei 372 della berlina), alta da terra 15 cm rispetto ai 12 della Mini tradizionale e soprattutto presenta le 5 porte rispetto alle tre porte del modello di partenza. Frontalmente la Countryman presenta il disegno del muso della Mini 3 porte ma “muscolarizzato” (è più imponente e ancora più cattivo), posteriormente invece abbiamo una coda che assomiglia a quella della Clubman ma con il portellone normale e una grintosa bombatura che da slancio e grinta. Internamente la Countryman ha un abitacolo in linea con il resto della gamma Mini: sportivo e retrò. Ben costruito e ottima è la qualità dei materiali. Particolare è la consolle centrale dove al centro vi è il grosso quadrante del quadro strumenti che racchiude anche il sistema di intrattenimento, mentre subito sotto vi sono le manopole del climatizzatore e i comandi radio, mentre dietro il volante vi è il contagiri. Ed ora il momento del test drive: la Mini Countryman provata è stata la Cooper S ALL4 Automatica da 39000 €. La quarta proposta della gamma Mini copre quella fascia di mercato degli aficionados del marchio anglo – tedesco che vogliono guidare una Mini anche in percorsi impervi e su strade sterrate, non rinunciando a sprint, spazio e lusso a bordo. La Countryman esalta tutto ciò unendo a una maggiore altezza da terra una trazione integrale denominata ALL4 che le permette di destreggiarsi bene in qualunque situazione. Inoltre le 5 porte, e il maggio spazio acquisito (ben 38 cm) permettono di usufruire maggiormente dello spazio a bordo e rendono ancor più comodo il viaggio dei passeggeri posteriori. Il motore che equipaggia la Mini SUV provata è il 1600 Benzina nella sua versione più potetene e brutale, quella che eroga ben 184 cv. Motore che oltre a essere molto prestazionale permette viaggi in totale relax grazie a una ottima insonorizzazione interna. Ottimo è anche il connubio con il cambio automatico che fa della Mini Countryman l’esatto mix fra sportività e divertimento su asfalto e sterrato, senza rinunciare al confort e alle prestazioni. Infine i prezzi: si va da 21000 € della 1600 One ai 28950 € della Cooper S ALL4 (Benzina), si va da 22650 € della One D ai 26400 € della Cooper D ALL4 (Diesel).


Bruno Allevi